La pandemia dei vaccinati, che contagiano il doppio: i dati inglesi
Leggete bene la tabella dei contagi - potreste esibirla con qualsiasi pro-vax e pro-pass e chiudere subito la discussione, se fosse razionale.
di Gian Battista Airaghi | 2 Dicembre 2021 | RENOVATIO 21
Nessun paradosso di Simpson. Sono le semplici proporzioni. La vaccinazione inglese è un disastro pandemico.
Se leggete bene la tabella dei contagi sotto, potreste esibirla con qualsiasi pro-vax e pro-pass e chiudere subito la discussione, se fosse razionale.
Anzi, magari potreste portarla a chi vi vuole vaccinare per dimostrare che non vi sottomettete alla siringa mRNA per il bene vostro e della società.
Secondo i dati inglesi, vaccinandovi, aumentate i rischi di contagiarvi e contagiare.
Tenendo in mano i dati inglesi, si vede che la vaccinazione sia peggiorativa della situazione pandemica.
Eureka! Ecco spiegato perché nei Paesi più vaccinati il contagio è ripreso.
Faremo riferimento al rapporto di sorveglianza «COVID-19 vaccine surveillance report Week 47», consultabile qui, sul sito delle pubblicazioni del governo britannico.
Ecco le tabelle sui casi positivi, ospedalizzazioni e decessi in Inghilterra.
I dati inglesi sopra non indicano nemmeno le percentuali di vaccinazione corrispondenti alla fasce anagrafiche.
L’assenza nella tabella delle percentuali di vaccinazioni per età potrebbe essere una licenza creativa: balzerebbe all’occhio il disastro di contagi causato della vaccinazione. Quindi, potrebbe trattarsi di una piccola furbata di chi confeziona queste tabelle, ma potremmo sbagliarci.
Dobbiamo allora mettere noi per ogni fascia anagrafica la percentuale di vaccinati corrispondente (Quanti 18-29enni sono vaccinati in Inghilterra?)
Sulla base di questa percentuale, andremo poi a fare la proporzione con i casi rilevati. Solo così si può capire se e quanto funziona qualcosa (nel nostro caso, il vaccino). Se non si fanno le proporzioni, si cade nel paradosso di Simpson. Noi su Renovatio 21 le proporzioni –ovviamente – le facciamo sempre.
Le percentuali dei vaccinati sono prese da pagina 15:
A questo scopo abbiamo usato i dati sullo stato della vaccinazione inglese aggiornati al 10 di ottobre: poiché il rapporto dei casi COVID considera un cittadino pienamente vaccinato solo dopo 14 giorni dalla seconda dose. E i dati raccolti vanno dal 25 ottobre al 22 novembre (settimana 43-46). Quindi lo stato vaccinale utile va fotografato alla settimana 40 (barra nera nella tabella), 10 ottobre.
Le percentuali dei vaccinati sono indicate sopra (prese da pagina 15); le riporteremo facendo una media approssimativa (non ponderata) perché non abbiamo voglia di fare tutto il lavoro che non hanno fatto gli inglesi e perché non sposterebbe nulla (visto che la campagna vaccinale è finita da molte settimane).
Per avere il numero assoluto dei vaccinati abbiamo preso i report vaccinali del 10 ottobre:
Quello che otteniamo incrociando tutti i dati sopra è devastante: i vaccinati si contagiano più dei non vaccinati. In diverse fasce di età si contagiano in proporzione quasi 3 volte i vaccinati.
L’unica fascia di età dove non accade è per gli over 80, mentre per i 70-80 c’è quasi parità.
Adesso, allo stesso modo, vediamo i casi di ospedalizzazioni. Questo dato non significa nulla poiché i report inglesi non distinguono tra «ospedalizzazioni» e «intensive».
Si vede subito che le cifre sembrano abnormi e si discostano decine di volte da quelle italiane relative alle intensive. Il che potrebbe essere normale se si contano come «ospedalizzazioni» le persone che sostano in ospedale con la febbre. I benefici relativi alla febbre comunque sono 1:6 a favore dei vaccinati. Non possiamo dire di più.
Ora vediamo i decessi derivanti da diagnosi avvenute massimo 28 giorni prima.
Sulle fasce under 50 la letalità che emerge in Inghilterra è molto più alta di quella italiana; il che significa che – essendo l’Italia uno dei Paesi che tampona di più i non vaccinati – esistono complessivamente in Inghilterra molti casi sommersi che abbasserebbero la letalità assoluta del COVID nei conteggi. Più sono i positivi emersi, ovviamente, minore risulta la letalità rilevata.
Attenzione: nelle fasce under 50 i benefici della vaccinazione non tengono in alcun modo conto dei decessi a causa del vaccino.
Se aggiungiamo nella colonna «Decessi Vaccinati» le poche centinaia di casi ufficialmente riconosciuti morti per la vaccinazione, vediamo che la situazione si rovescia a favore dei non vaccinati. Infatti dalle «vite salvate» dai vaccini, andrebbero sottratte le «vite perse» per la vaccinazione di massa.
Il lettore può fare i calcoli da sé: basta postulare poche decine di decessi per milione di abitante, che la letalità si ribalta a favore dei non vaccinati. Provate pure ad aggiungere una manciata di decessi collaterali tra i ventenni vaccinati. E vedete che cosa ottenete.
Questo accade perché la letalità naturale del COVID per under 40 è molto bassa. Dai dati italiani risulta essere la metà degli incidenti stradali. Dalla tabella inglese invece risulta essere più del doppio.
In altre parole, dalla tabella inglese il COVID per gli under 40 sembra avere 4 volte la letalità che emerge dai dati italiani. I quali però sono certamente molto più attendibili su questo, dato che setacciano i non vaccinati ogni 48 ore come nessun Paese al mondo.
Mentre dai dati inglesi, i vaccinati risultano essere molto più contagiosi dei non vaccinati. Su questo parametro sono invece i dati inglesi ad essere molto più attendibili, poiché il monitoriaggio dei tamponi è più uniforme tra vaccinati e non vaccinati. In Inghileterra non c’è il Green Pass.
In conclusione
Sulla base dei dati inglesi si può affermare che esiste una pandemia dei vaccinati, i quali risultano contagiosi più del doppio dei non vaccinati e credono di non esserlo.
In Italia non ce ne accorgiamo perché a causa del green pass i vaccinati non sono più soggetti a tampone obbligatorio.
I dati inglesi dimostrano quindi sicuramente che il green pass italiano non serve a nulla per contenere il contagio. Anzi, al contrario, sembra fatto apposta per incentivare il contagio.
Come volevasi dimostrare.
Gian Battista Airaghi
fonte: https://www.renovatio21.com/la-pandemia-dei-vaccinati-che-contagiano-il-doppio-i-dati-inglesi/